«Non è vero che vecchie aree industriali non possono essere recuperate per utilizzi innovativi ed eco-compatibili con l' ambente odierno». L’area ex Pagnossin di Treviso si sviluppa su dieci ettari, alle porte della città, nella quale le costruzioni coprono una superficie di 55mila metri quadrati. È stata la sede per oltre ottant’anni, fino a inizio degli anni Duemila, di una rinomata azienda industriale nota per la produzione di ceramica, anche con il coinvolgimento di numerosi artisti. Con Guido Pagnossin, figlio del capostipite Angelo, si caratterizzerà anche per le sponsorizzazioni in Formula 1, della squadra di basket femminile campione d’Italia e nell’offshore.
Con l’intervento di recupero attuato da Zanardo Group, ne diventano subito operative 8.000 mq, mentre un successivo intervento ne amplierà nell'immediato gli spazi di altri 3.000 mq. Tutta l’area è stata cablata con fibra ottica. La cerimonia di inaugurazione dei primi spazi pronti e soprattutto di posa del primo mattone per i successivi ampliamenti, si è appena svolta a Treviso, alla presenza dei dirigenti dell'azienda, Settimio Zanardo, fondatore, e Damaso Zanardo, oggi Amministratore Unico, delle loro famiglie, di amici e collaboratori dell'azienda e della stampa tecnica. All'evento sono intervenuti il Presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, il Prefetto Laura Lega, il sindaco di Treviso Giovanni Manildo, il sindaco di Quinto di Treviso Mauro Dal Zilio e il sottosegretario all'economia Enrico Zanetti.
Nella prima fase logistica opereranno nella nuova area circa quaranta persone.
Particolarmente impegnativi sono stati i lavori per ridare agibilità a quest’area, rimasta ferma per quasi dieci anni. Zanardo ha avuto accesso all'area solo dal 18 dicembre 2015 e in questi sei mesi, è stata una corsa contro il tempo, lavorando praticamente ventiquattr'ore su ventiquattro per gli interventi di pulizia, demolizioni, messa in sicurezza degli edifici e per l’asporto dei rifiuti e macerie che si erano accumulati. Oltre settanta mezzi hanno fatto la spola per portare questi materiali in discariche specializzate.
Si è dovuto inoltre tagliare le piante che erano cresciute nel tempo, demolire alcune parti e realizzare a nuovo tutti gli impianti elettrici, cablaggio fonia dati, impianti sprinkler e di condizionamento magazzini, il tutto messo a norma secondo le disposizioni più recenti. È seguito il ripristino dei magazzini per la creazione dei primi spazi logistici utilizzabili.
Zanardo Group ha voluto mantenere e se necessario ripristinare, almeno nelle sua parti più antiche e originali, il pregio e la memoria di questi edifici di archeologia industriale costruiti quasi interamente in mattoni e con il richiamo alle antiche funzioni di questo campione dell’industria trevigiana, che ora ritorna a nuova vita. I numerosi partecipanti alla cerimonia di inaugurazione hanno potuto scoprire questa memoria declinata in nuove funzionalità che danno avvio a una nuova stagione di sviluppo.
Il discorso di Damaso Zanardo
Nel discorso tenuto in occasione della cerimonia, Damaso Zanardo ha illustrato gli aspetti più significativi della strategia aziendale, in particolare in relazione alla nuova realizzazione di Treviso. «Un sito come questo» afferma Zanardo «anche se ormai appartenente all'archeologia industriale, non muore mai, perché è cresciuto nei decenni con l'esistenza di centinaia e centinaia di persone che qui hanno lavorato e vissuto mentre plasmavano anche le loro vite. Abbiamo pensato che quest'area potesse essere la sorgente anche di un nuovo futuro. Proprio in questo luogo e per diverse ragioni».
Innanzitutto per quanto riguarda la logistica, in generale: «La nostra azienda produce servizi di logistica e guarda con forte interesse alle infrastrutture che attrezzano un territorio. Quindi la prima ragione è proprio logistica. Siamo in una posizione geologisticamente di riferimento per il Veneto; anzi siamo al centro di un'area che è uno dei polmoni della vitalità economica che continua poi nel Nord Est italiano. Qui siamo nel luogo giusto per contribuire a dare un valore aggiunto ed efficienza a un'economia produttiva locale, in particolare nel mondo del wine & spirits e più in generale nel beverage dove siamo leader in Italia, per marchi distribuiti in oltre cinquantamila punti giornalieri».
È però particolarmente legata alla sanità la vera destinazione d'uso del nuovo sito: «A questa prima ragione se ne aggiunge una seconda, riguardante la destinazione complessiva che nelle nostre intenzioni avrà questo sito. Ho cercato uno spazio così interessante per realizzare un'idea che ha la sua matrice nel servizio alla persona.
La persona è un universo di dimensioni, di valori e di bisogni, a cui possiamo cercare di dare risposte anche con un'attività economica che amplifichi la sensibilità dei nostri sensi, e ne dia soddisfazione. Per questo ci impegneremo ad ascoltare le idee che ci perverranno, per favorire la realizzazione in questo luogo di un hub assolutamente originale: un Hub Life & Wellness.
Il cuore di questo sito che oggi rinasce, è l'attività pensata per affiancare gli ospedali e le aziende sanitarie locali nella loro gestione di logistica sanitaria.
La sanità veneta è tra le migliori del mondo; in alcuni degli ospedali di quest'area la nostra azienda ha dato il suo deciso contributo per attuare e avviare delle esperienze di logistica sanitaria integrata, che sono tutt'ora delle isole felici rispetto al resto d'Italia.
Questo luogo viene proposto oggi come la sede di una grande piattaforma di macrologistica sanitaria, come servizio a disposizione degli ospedali che investono nella qualità d'uso del farmaco, del dispositivo e del prodotto sanitario.
Qui c'è la condizione della grande dimensione, di un'alta dotazione di tecnologia della rete garantita da un nostro importante investimento con Telecom, di attrezzature robotizzate per la conservazione dei prodotti portate dal nostro partner GPI di Trento. Questa è dunque la terza ragione della nostra scelta: fare di questo luogo una struttura con standard europei, che contribuisca allo sviluppo della sanità regionale. La sanità non può più prescindere da una seria politica sanitaria e Zanardo, con il suo brand LOG-OS, risponde a questa sfida, portando logistica negli ospedali»